COCCIOANTICO

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Le materie prime
DA ROMA A VENEZIA FORZA E SPLENDORE IMMUTATI NEL TEMPO.

La linea COCCIOANTICO comprende intonaci, malte e finiture a base di vero cocciopesto "Doc" certificato sia EN 197-1 (pozzolanicità) sia EN 13055 (aggregato leggero per malte), sabbie naturali di origine alluvionali non macinate ed esenti da limo (EN 13139) e purissima calce idraulica naturale NHL 5 (EN 459-1).
È studiata specificatamente per restauri conservativi originali di edifici storici tutelati dalla Soprintendenza per i Beni Culturali secondo D.L. 42/2004 o per un costruire secondo la più antica tradizione dell’architettura italiana. Per l'unicità delle materie prime e per la qualità della loro preparazione è particolarmente indicata per il recupero di edifici storici in città come Roma o Venezia ove il cocciopesto copre un ruolo fondamentale nell’architettura di queste città.

COCCIOPESTO O MATTONPESTO: IL VERO COCCIOPESTO STORICO

Il vero cocciopesto storico è ottenuto esclusivamente dalla frantumazione in cocci di tegole o coppi fino ad ottenere la voluta granulometria; molti non sanno infatti che esiste anche una sottocategoria meno pregiata, con aggregato ottenuto dalla frantumazione di mattoni e/o tavelle che viene denominata “mattonpesto”.

IL COCCIOPESTO "DOC" DELL'OPIFICIO

Per ottenere un cocciopesto di qualità è necessario partire da manufatti di laterizio idonei. L’effetto pozzolanico e la proverbiale resistenza al degrado sono conferiti infatti dalla natura dell’argilla utilizzata, dal tipo di manufatto, dal suo processo produttivo e dalla temperatura di cottura. Per le loro caratteristiche i coppi sono gli elementi migliori non solo per il processo produttivo (estrusione) e temperatura di cottura (circa 1050°C), ma soprattutto per il tipo di argilla secondaria (con una porosità di dimensione inferiore al nano poro 7÷15 Ångström), utilizzata. A differenza dei mattonpesti derivanti dalla frantumazione di mattoni e in generale dei laterizi da costruzione verticale assorbenti, gelivi, friabili (causa la presenza di carbonato di calcio) caratterizzati da un colore aranciato scuro, il cocciopesto "Doc" dell'Opificio di soli coppi di colore giallo intenso o rosso scuro conferisce alle malte, per le caratteristiche sopra descritte, ottime doti di idrorepellenza, resistenza ai sali e durata nel tempo.
Il particolare processo produttivo comprendente:

  • frantumazione con particolari mulini: trasforma il coccio in un aggregato uniforme dalla curva granulometrica costante, con granuli di forma tondeggiante (non spaccata come i normali “cocciopesti commerciali” frantumati con mulini a martelli);
  • essicazione a bassa temperatura: asciuga il cocciopesto evitando l'autocondensa che generano forni ad alte temperature e lo rende idoneo alla preparazione di premiscelati a base cocciopesto stoccabili anche 12 mesi prima dell’uso.
  • completa depolverizzazione dell'inerte: l'eliminazione della parte polverosa (altamente reattiva e destinata alla micronizzazione) permette di formulare ricette granulometricamente equilibrate e costanti (i normali mattonpesti hanno polvere e grani ogni volta in proporzioni diverse produzione per produzione). Gli aggregati di cocciopesto "Doc" dell'opificio inoltre soddisfano tutte le caratteristiche della normativa EN 13055-1 e sono quindi considerati aggregati leggeri per malte
  • micronizzazione dei cocci: ultimo ma non di importanza è la micronizzazione e la selezione ventilata dei cocci che da origine ad una materiale leggero (massa volumica apparente di circa 700 Kg/m³), con una reattiva pozzolanica certificata secondo EN 197.